Val Saisera-Rifugio Grego-Sella Somdogna

In settimana avevo chiesto a Nadia qualche suggerimento per fare una piccola escursione (facile) nel tarvisiano... e tra i tanti itinerari suggeritemi alla fine ho scelto la Val Saisera, obiettivo raggiungere il rifugio Grego da Valbruna, non ho idea del percorso e con spirito avventuriero sabato mattina insieme a mia moglie ed un'amica raggiungiamo da Pordenone Valbruna, subito cerchiamo un bar per chiedere informazioni e fare colazione e qui appena dico le prime due parole la proprietaria subito mi dice: "si sente che lei è nordico" (io sono di Catanzaro) e dopo un batti e ribatti lei comincia a parlare come "cetto la qualunque":Big_Grin:
dopo una prima fase in cui non capisco cosa succede :shock::shock::Big_Grin: intuisco che la proprietaria del bar è sposata con un calabrese ed ogni anno passa le sue vacanze estive a reggio calabria, tra un discorso e l'altro... si parlava di mare e cannoli alla ricotta:Big_Grin: riesco a chiedergli finalmente informazioni su come raggiungere il rifugio e lei dopo averci squadrati per bene (sembrava una marescialla):Big_Grin::Big_Grin:
ci dice: "fatemi vedere le scarpe":Big_Grin::Big_Grin::Big_Grin:
gliele mostriamo e ci dà la sua benedizione...
"ok potete andare":Big_Grin:
Le prometto che un giorno forse torneremo per mangiare nel suo locale e subito via verso malga saisera.:laughing:
Val Saisera vuol dire in friulano dietro il lago in quanto si pensava ci fosse un lago dovuto all'escavazione glaciale e che sarebbe scomparso dopo il terremoto del 1349.
Ci fermiamo presso una caserma dismessa dove finisce la strada (sgombra da neve) parcheggiamo e ci avventuriamo dapprima ai bordi di una pista di fondo e poi nel bosco per il sentiero 611.


La caserma dismessa

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In memoria dell'alpinista Kugy

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Malga Saisera

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Attacco della Salita

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Mi prendono in giro perchè sono dietro...cavolo la salita è ripida

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dopo circa 1 ora e 40 di "fatica" arriviamo al rifugio grego

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la nostra amica crolla:Big_Grin:

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e dopo svanisce:laughing:

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il grande Nabois

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Il mangart

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Targa al rifugio Grego

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La staccionata del rifugio sommersa dalla neve

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Il rifugio è aperto, ma noi decidiamo di proseguire verso la Sella di Somdogna

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dopo un ora siamo già di ritorno al rifugio grego, il menù del giorno è spezzatino di cervo, noi optiamo per un buonissimo vin brulè e dopo esserci asciugati accanto alla stufa ed aver ringraziato il gestore che con grande amore per la montagna tiene aperto il rifugio anche d'inverno ci catapultiamo nel bosco per la discesa, tra una derapata e qualche scivolone e dopo aver mancato per due volte mia moglie per pochi centimetri finalmente riesco con una doppia piroetta:Big_Grin: ad "abbattere" mia moglie come un birillo:ingenuo:

alla prossima:saluto::saluto::saluto:
Bas



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